Cari connazionali,
Abbiamo il piacere di informarvi che in data 13 giugno 2020 il Comites Wellington ha inoltrato lo studio svolto in relazione all’ Accordo di Sicurezza Sociale Italia-Nuova Zelanda, coordinato dal consigliere del Comitato Emilio Festa, e dal consulente Dr Carlo Tondelli, all’Ambasciata e ai nostri rappresentanti eletti all'estero perché avviino il dialogo tra i due Governi. Potete trovare la storia di questo progetto del ComItEs Wellington sulla nostra pagina Sicurezza Sociale, e consultare il “position paper” in italiano Comites Wellington - Progetto Sicurezza Sociale Obiettivi e linee guida per la stesura di una versione aggiornata dell’Accordo tra Italia e Nuova Zelanda, e la versione in inglese Comites Wellington – Social Security Project Targets and guidelines for a possible new Social Security Agreement between Italy and New Zealand . In aggiunta al “position paper” è stato creato un Vademecum Pensioni: Trasferirsi dall’Italia alla Nuova Zelanda - Cosa c’è da sapere in fatto di pensioni. Cari connazionali,
A seguito dell'apertura dello Sportello INAS per la Nuova Zelanda, attivo dal 1-9-2017 e gestito a titolo volontario dal sig. Roberto Di Denia, il ComItEs Wellington ha esplorato la possibilità di aggiungere anche un servizio di supporto fiscale per gli italiani in Nuova Zelanda. Siamo quindi lieti di annunciarvi che la Nuova Zelanda rientrerà nell’accordo sottoscritto di recente tra INAS e CAF (Centro Assistenza Fiscale della CISL), che prevede l’erogazione di servizi a favore di persone residenti all’estero per quanto riguarda tre fattispecie di prestazioni: - Dichiarazione di Successione - Dichiarazione effettuata da parte degli eredi residenti all’estero (in particolare dei superstiti che si rivolgono all’INAS per la richiesta di prestazioni pensionistiche quali ad esempio la reversibilità)degli italiani deceduti sia in Italia che all’estero, e che possedevano beni immobili o altri redditi in Italia, per i quali sia necessario presentare una dichiarazione di successione. - Elaborazione/calcolo IMU-TASI- la TASI è un tributo che va versato al Comune in cui è ubicato l’immobile e che viene utilizzato dal comune per garantire i cosiddetti «servizi indivisibili» (illuminazione pubblica, manutenzione stradale, verde pubblico, anagrafe ecc.). L’IMU, Imposta Municipale Unica, è un tributo che ha assorbito Ici, l’Irpef e le relative addizionali regionali e comunali calcolate sui redditi fondiari riferiti ad immobili non locati e che si pagano su determinati tipi di immobili. - Dichiarazione dei Redditi (con Modello Redditi, ex Unico) - Si tratta di uno dei documenti attraverso cui il cittadino/contribuente comunica al Fisco il proprio reddito ed effettua il versamento delle imposte dovute (l’altro è il 730). Per coloro che sono Residenti all’estero nell’anno precedente e/o in quello di presentazione della dichiarazione, è necessario sempre presentare il Modello Redditi. L’accordo prevede la cooperazione tra gli operatori delle sedi dell’INAS all’Estero (Il Punto Inas in Nuova Zelanda fa riferimento direttamente alla sede di Melbourne),l’INAS Nazionale e il CAF Nazionale per lo scambio di informazioni e l’inoltro della documentazione necessaria a quest’ultimo per le dichiarazioni e le elaborazioni suindicate, inclusi i pagamenti che il cittadino deve eseguire. Dettagli del modus operandi tra il cittadino, lo sportello Inas ed il CAF sono presentati in questo power point. Facciamo presente che mentre il servizio svolto dal patronato INAS a questo riguardo rimane gratuito, l'assistenza per servizi CAF sopracitati è a pagamento: l’utente verrà informato della spesa in anticipo e, se tale spesa è accettata, l’utente riceverà la relativa fattura dal CAF. Ringraziamo il Dr. Ciro Fiorini, Responsabile Nazionale INAS Australia, per tutte le informazioni ricevute. Assistenza legale in emergenze mediche. Per quanto riguarda problemi legali derivanti da contestate emergenze mediche in Italia, non esiste niente di formale, ma le persone interessate possono sempre rivolgersi all’INAS (sia in Italia che in Nuova Zelanda) che consiglierà, caso per caso. Sportello INAS per la Nuova Zelanda Gli interessati possono inviare domande o richieste di informazioni all’indirizzo email pensioninz@gmail.com (attualmente gestito in Nuova Zelanda dal sig. Roberto Di Denia), oppure telefonare al numero: 021 256 1891 (martedì 17-19, mercoledì 9-12). Cari Connazionali, Vi inoltriamo la versione breve del verbale della riunione tenutasi il 9 settembre ad Auckland. Come sempre, troverete la versione integrale del verbale sul nostro sito, alla pagina Documenti, o semplicemente cliccando qui. Coloro che sono iscritti alle nostre liste riceveranno questa comunicazione, ed altre notizie per italiani in Nuova Zelanda, con un comunicato email. Per iscriversi alla nostra mailing list cliccare qui. Vi ricordiamo che la prossima riunione del ComItEs si terrà a Auckland, presso il Freemans Bay Community Centre, il 2 dicembre con inizio alle ore 9:30. Buona lettura, Sandro Aduso Presidente ComItEs Wellington Inc. Riunione ComItEs Wellington 9 Settembre 2018 - Verbale Breve AMMINISTRAZIONE La riunione odierna copre anche la riunione telematica originalmente prevista per il 27 luglio 2018, sospesa per consentire ai consiglieri il tempo necessario per seguire i determinati progetti di cui si parla oggi. Il verbale della scorsa riunione viene approvato e si discute il formato del consuntivo. Preventivo 2019: Il preventivo, distribuito ai membri del comitato in agosto, viene unanimemente approvato. Finanziamenti integrativi MAECI 2018. Richieste per Specifiche Iniziative Inoltrate l’11 giugno 2018: Archivio Digitale Documenti Immigrazione Italiana in Nuova Zelanda: Il MAECI conferma l’accoglimento della nostra richiesta, per l’importo di NZD3,500, per un tecnico IT esterno. Programma Radiofonico Ondazzurra: Il MAECI conferma l’accoglimento della nostra richiesta, per l’importo di NZD4,600 per continuare le trasmissioni di Ondazzurra. PROGETTI Working Holiday Visa Essendo oramai passati alcuni mesi dalle elezioni neozelandesi e italiane, abbiamo riportato la situazione, che seguiamo dal 2015, all’attenzione dell’Ambasciata il 19 agosto 2018. L’Ambasciata ha confermato il 27 agosto 2018 di avere ripresentato la questione della revisione dell’accordo ai Ministeri degli Affari Esteri e del Lavoro, e ci terrà aggiornati sugli sviluppi fra l’Ambasciata e i Ministeri, mentre il ComItEs continuerà ad attivare i propri rappresentanti governativi per l’Oceania e del CGIE: Senatore Giacobbe e Deputato Carè, e Franco Papandrea. Patronati in Nuova Zelanda - Sportello INAS NZ Aggiornamento di Roberto Di Denia, volontario per lo Sportello INAS NZ. Siamo soddisfatti del fatto che lo sportello sia attivo e in utilizzo. Pensioni / Sicurezza Sociale Aggiornamento Dopo l'individuazione dei punti più importanti per un possibile accordo di Sicurezza Sociale tra Italia e Nuova Zelanda, in collaborazione con LILNZ è stato proposto un questionario (survey) agli Italiani che vivono/hanno vissuto in NZ per valutarne le opinioni a proposito. Come si può vedere dai risultati ottenuti la maggioranza dei partecipanti concorda con l'esigenza di poter avere un accordo tra i due Paesi affinchè ci possa essere una maggiore tutela in termini pensionistici sia che si rimanga in NZ sia che si rientri in Italia. Cliccare qui per accedere ai risultati del questionario. Per potere trasmettere ai responsabili dei due governi una traccia di lavoro che riporti le nostre richieste, è già stata individuata una persona in Italia che poi dovrebbe essere affiancata da una neozelandese per la messa a punto del lavoro nelle due lingue. Considerando che il ComItEs e coloro che collaborano strettamente con esso lavorano a titolo completamente gratuito, nei prossimi giorni si verificherà se il fondo MAECI ricevuto a finanziare il progetto sarà sufficiente per coprire i costi di questi due collaboratori/tecnici. Per un approfondito esame della problematica e della ricerca svolta, consultare il verbale integrale della riunione ComItEs. A corollario della discussione, si intende appurare se esiste la possibilità di ottenere un punto di riferimento legale in Italia, possibilmente a costi nulli o limitati, che possa assistere i connazionali che, durante un rientro temporaneo in Italia, abbiano usufruito di assistenza ospedaliera in dichiarata emergenza, e per la quale hanno poi ricevuto fattura dall’ente ospedaliero. Valorizzazione dell'italianità in Nuova Zelanda Presentate le azioni prese fino ad ora, e proposti gli eventi e le attività da promuovere attraverso i nostri canali di network. Programma Radiofonico Ondazzurra Il programma radiofonico Ondazzurra ha raggiunto una tappa significativa: 100 trasmissioni in due anni di attività. Le statistiche di ascolto in podcast continuano a salire e le trasmissioni si possono ascoltare ogni momento ciccando qui. Cogliamo l'occasione per ringraziare il MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) che sovvenziona il programma. Progetto Archivio Digitale dell'Immigrazione Italiana in NZ (ADDII in NZ) Il Comites ha ottenuto un contributo integrativo di NZ$3.500 dai fondi residui MAECI alla voce “approfondire le vicende storiche dell'emigrazione italiana, in particolare quelle che presentino ancora forti elementi di attualità”, da utilizzare per un supporto IT esterno. Le persone interessate potranno contattare, entro il 31 ottobre, la coordinatrice del progetto, allegando il loro CV: wilma.laryn@comitesnz.com La versione integrale del bando di ricerca è disponibile qui. VARIE ED EVENTUALI Nuova offerta didattica presso l’Università di Auckland Gabriella Brussino presenta ITALIAN 100 / G Introductory Italian Language, un nuovo corso blended learning che verrà offerto nel primo semestre (marzo) 2019 agli studenti del primo anno, agli studenti di General Education e agli studenti che si iscrivono ai corsi universitari attraverso il programma Young Scholars. FAST-IT e Rilevamento impronte digitali L’ambasciata ha recentemente aderito all’iniziativa per l’accesso telematico ad alcuni servizi consolari, Fast-It. Gli utenti possono accedere al portale tramite il sito dell’ambasciata a questo link, o tramite il sito della Farnesina a questo link. Il servizio dà la possibilità di iscrizione all’AIRE, comunicare un cambio di indirizzo, e prenotare un appuntamento. Inoltre l’ambasciatore comunica che i consoli onorari di Christchurch e Auckland sono adesso in grado di trasmettere telematicamente le impronte digitali rilevate. La riunione chiude alle 12:30 Sondaggio sondaggio sull'Accordo in materia di Sicurezza Sociale tra Italia e Nuova Zelanda Dal 26 agosto al 3 settembre 2018 è stato lanciato un sondaggio sull'Accordo in materia di Sicurezza Sociale tra Italia e Nuova Zelanda organizzato dal Com.It.Es. Wellington e da #lilnz. In meno di dieci giorni abbiamo ottenuto risposte da 206 partecipanti, un risultato che consideriamo ottimo per la Nuova Zelanda, e che conferma quanto questo problema sia sentito dagli italiani. Ringraziamo Leaving Italy Leaving New Zealand (LILNZ), ed in particolare Viviana Zanetti, per la preziosa collaborazione, l'entusiasmo e le numerose ore di lavoro dedicate a questo progetto. Cliccare qui per visionare i risultati del sondaggio. Cari connazionali,
Vi invitiamo a prendere parte ad un sondaggio sul tema della Sicurezza Sociale tra Italia e Nuova Zelanda, pensato per gli italiani che vivono o hanno vissuto in questo paese ed organizzato dal Comites Wellington e LILNZ. Cliccare qui per accedere al questionario. Vi preghiamo di completare il questionario, che richiede pochi minuti, entro le ore 17:00 (NZ Time) del 3 Settembre 2018. Note for English speakers: The text above is an invitation to take part in a survey about Social Security for Italians in New Zealand, it is therefore in Italian language only. Feel free to forward to Italian passport holders who speak the language, if you know any. Thank you for your collaboration. Per saperne di più: Per "sicurezza sociale" si intende l'insieme di interventi pubblici finalizzati all'erogazione di misure in favore dei cittadini che si trovano in condizioni di bisogno. Possono essere misure che rispondono a bisogni immediati e contingente, e in quel caso si parla di assistenza sociale (assistenza sanitaria, disoccupazione, incidenti sul lavoro...) oppure preventive, focalizzate sul "futuro", come le pensioni. Il sistema di sicurezza sociale italiano è impostato su due forme di tutela: 1. da un lato la tutela degli inabili e degli indigenti e 2. dall'altro la tutela dei lavoratori, fondata sul principio che alla prestazione lavorativa svolta corrisponde il trattamento pensionistico maturato a seguito del versamento dei contributi. SICUREZZA SOCIALE PER CITTADINI ITALIANI TRASFERITI IN NUOVA ZELANDA Nel caso il cittadino italiano si trasferisca all'estero, l'emigrazione - di norma - spezza la continuita' della contribuzione creando un buco nella sua storia lavorativa. Le convenzioni internazionali bilaterali sono un modo per garantire una maggiore tutela dei lavoratori emigrati all'estero. Per "sicurezza sociale internazionale" si intende, quindi, la protezione sociale dei cittadini di un Paese residenti abitualmente in un altro Paese, garantita attraverso una regolamentazione internazionale. LE PENSIONI PER I LAVORATORI ITALIANI CHE SI SPOSTANO IN NUOVA ZELANDA TEMPORANEAMENTE O PERMANENTEMENTE. Per sinteticità, possiamo dividere gli italiani in 4 categorie: 1 - emigrati che in Italia non hanno mai lavorato o hanno lavorato per meno di 20 anni che rimangano in Nuova Zelanda; 2 - emigrati che in Italia non hanno mai lavorato o hanno lavorato per meno di 20 anni che un giorno tornano a lavorare in Italia; 3 - emigrati che in Italia hanno lavorato e versato contributi sufficienti per raggiungere una pensione e che hanno maturato anche il diritto alla Superannuation che decidono di restare definitivamente in Nuova Zelanda. 4 - emigrati che in Italia hanno lavorato e versato contributi sufficienti per raggiungere una pensione e che hanno maturato anche il diritto alla Superannuation neozelandese e che - dopo il pensionamento - tornano a vivere in Italia. Attualmente, non esistendo nessuna convenzione tra Italia e Nuova Zelanda in materia di sicurezza sociale, chi ha lavorato in Italia per meno di 20 anni (che sono gli anni di anzianità contributiva per poter aver diritto alla “pensione di vecchiaia”, molti di più ne servono per la “pensione di anzianità”, comunque ora abolita con la riforma Fornero) concludendo la propria carriera in Nuova Zelanda, di fatto perde gli anni di contributi versati in Italia, a meno che non versi volontariamente contributi per raggiungere il minimo dei 20 anni. La radicale differenza tra il sisema Italiano (contributivo) e quello neozelandese, (universale, cioè regolato per ora solo dall’ottenimento della residenza permanente e dal numero di anni trascorsi in NZ e svincolato da alcun tipo di contributi o trattenute sugli stipendi), insieme alla mancanza di una convenzione, rendono impossibile il “cumulo” tra il periodo lavorativo italiano e quello neozelandese. (la cosiddetta la totalizzazione dei periodi di assicurazione e contribuzione). Nel primo caso, quindi, i contributi precedentemente versati in Italia vengono persi. Nel secondo caso, gli anni di lavoro in Nuova Zelanda non hanno titolo per essere calcolati in Italia almeno come anni di anzianita' ai fini dei calcoli pensionistici. (Per esempio, con un accordo, 20 anni di contributi versati in Italia + 15 anni lavorati in Nuova Zelanda potrebbero diventare una pensione di 35 anni di anzianita’ calcolabile su 20 anni di contributi). Attualmente, il cittadino Italiano residente in Nuova Zelanda potrà eventualmente avere diritto alla Superannuation, sempre che nel frattempo sia diventato per la nazione di adozione cittadino o residente e vi abbia trascorso almeno 10 anni della propria vita da quando ne ha compiuti venti, cinque dei quali dopo i cinquanta. La Superannuation è un contributo governativo versato a tutti i cittadini e reisidenti di lungo corso in Nuova Zelanda che abbiano raggiunto l'età pensionbile (65 anni al momento). È indipendente da precedenti attività lavorative, contributi versati (in Nuova Zelanda non trattengono parte dello stipendio ai fini pensionistici), redditi e situazione finanziaria. La Superannuation viene corrisposta anche se il cittadino o il residente hanno una pensione privata che garantisce loro una rendita mensile (come il Kiwisaver, che è una pensione privata che il lavoratore può scegliere di attivare in Nuova Zelanda ma che non è obbligatoria). Il cittadino italiano che ha versato contributi sufficienti per avere diritto alla pensione italiana, cumulerà pensione italiana e Superannuation. Tuttavia, l'importo della pensione "overseas" verrà detratto da quello della sua Superannuation (soltanto se erogata dallo Stato o da un ente governativo). La decurtazione della Superannuation opererà anche nei confronti di quella del partner nel caso in cui la pensone governativa overseas superi la quota della Superannuation del titolare dell'assegno. INTERESSANTE notare che la compensazione tra Superannuation e altro tipo di pensione non opera nel caso in cui un soggetto abbia diritto alla Superannuation e a una rendita derivante dal Kiwisaver (pensione privata). La compensazione non opera neppure nel caso in cui la pensione overseas sia erogata da un istituto privato. Al momento, in assenza di accordo, nel caso in cui un cittadino italiano - dopo l'ottenimento della Superannuation - torni a vivere in Italia per meno di 26 settimane all’anno, la Nuova Zelanda continunuerà a pagargli la Superannuation in toto, mentre in misura proporzionale agli anni passati in NZ da cittadino/residente se si rientra in modo permanente (piu’ di 26 settimane/anno). Per i Paesi con i quali la Nuova Zelanda ha firmato accordi in materia di sicurezza sociale sono previste alcune particolarità che dipendono dal Paese e dal contenuto dell'accordo bilaterale. Per chi fosse interessato alla questione della sicurezza sociale e delle pensioni italiane in Nuova Zelanda condividiamo il link di NZ Pension Protest, un sito creato da Sissi Stein-Abel, giornalista freelance, tedesca e residente a Christchurch.
Il sito è in inglese e riporta informazioni e notizie sulla situazione attuale per i pensionati che ricevono pensioni dall'estero, sui diversi accordi di sicurezza sociale fra la Nuova Zelanda e vari paesi esteri, e sulle attività del gruppo di azione Support Pension Project. Sissi è stata anche intervistata per un articolo sul NZ Herald, sezione Business, nel 2016, riguardo la NZ Superannuation in relazione alle pensioni estere. Potete trovare l'articolo qui. Dal 1 settembre 2017 è disponibile un servizio di Patronato in Nuova Zelanda. E` gestito dall’Inas (Istituto Nazionale Assistenza Sociale) Australia con sede in Melbourne. Il ‘Punto Inas NZ’ fornisce un servizio di assistenza e tutela dei cittadini italiani o di origine italiana presenti in Nuova Zelanda in materia previdenziale, sanitaria e socio-assistenziale. Il servizio è gratuito ed ha lo scopo di difendere e promuovere il diritto alla salute, all’assistenza ed alla previdenza dei cittadini. Gli interessati possono inviare domande o richieste di informazioni all’indirizzo email pensioninz@gmail.com (attualmente gestito in Nuova Zelanda dal sig. Roberto Di Denia), oppure telefonare al numero: 021 256 1891 (martedì 17-19, mercoledì 9-12). Portare un servizio di Patronato in Nuova Zelanda è stato uno dei primi progetti individuati e portati avanti dal Comites Wellington. Ringraziamo il rappresentante parlamentare della nostra Circoscrizione Estero, on. Marco Fedi, il prof. Franco Papandrea del CGIE Australia, il direttore Inas Australia e membro del Comites Melbourne, dr. Ciro Fiorini, per aver reso possibile questa operazione. Facciamo i nostri migliori auguri al sig. Roberto Di Denia per essersi reso disponibile (a titolo volontario) a raccogliere e coordinare le richieste che perverranno. Tutti i cittadini interessati potranno usufruire di questo servizio. I’Inas è un istituto di assistenza e consulenza giuridico-sociale promosso da uno dei maggiori sindacati italiani: la CISL (Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori). L’Inas ha una diffusa rete di uffici in Italia e nei maggiori paesi di emigrazione italiana (Europa, America, Australia). Il Punto Inas in Nuova Zelanda fa riferimento direttamente alla sede di Melbourne, e al dr. Fiorini, al quale verranno inoltrate tutte le richieste di assistenza, preventivamente esaminate e organizzate dal sig. Di Denia. Qui la lettera ricevuta da Inas con ulteriori informazioni. ISTITUZIONE DI UN SERVIZIO DI PATRONATO IN NUOVA ZELANDA – PUNTO INAS (MELBOURNE)
Il Comites Wellington si e' fatto parte attiva da piu` di un anno per sollecitare un servizio di patronato in Nuova Zelanda. Dato il numero ristretto di possibili clienti, nessun patronato tra i vari che sono stati consultati, si e` dichiarato disponibile a sostenere la spesa di costituire e registrare una nuova associazione. Tuttavia l’INAS (Istituto Nazionale Assistenza Sociale) di Melbourne e` disponibile ad operare tramite un collaboratore volontario locale e creare un “Punto Inas” al quale rivolgersi per ottenere qualsiasi tipo di informazione in materia di Welfare. Ciro Fiorini, National Director, INAS Australia, ha indicato: “la procedura che seguiremo per creare un punto di intervento Inas: · identificare un volontario al quale sarà richiesto di firmare un contratto di collaborazione con l’Inas al fine di tutelare lui stesso verso il servizio che darà all’assistito · invio di un corso di formazione al candidato per acquisire un concetto generale sul sistema previdenziale italiano · io stesso sarò il punto di riferimento per il candidato per qualsiasi tipo di informazione · bisognerà identificare la tipologia degli interventi al fine di poter fornire una formazione mirata a soddisfare le richieste · al candidato verranno date delle schede da seguire per gli interventi più comuni. Se non sbaglio al momento vengono pagate in New Zeland circa 900 pensioni. Io ritengo che al volontario non necessiterà più di un’ora alla settimana. Non possiamo dare rimborso a quota fissa ma senz’altro se il progetto avrà un riscontro verrà dato un contributo annuale al candidato o all’associazione che rappresenta.” In pratica, la responsabilita` di fornire informazioni corrette all’utente e la gestione delle pratiche sara` dell’INAS di Melbourne; il collaboratore dovra` ascoltare le varie richieste, fornire le carte da riempire, e inviare a Melbourne le pratiche che necessitano di informazioni particolari. Il contributo annuale di cui parla Fiorini si riferisce solo alle pratiche che richiedono una procedura, non alla semplice richiesta di informazioni da parte degli utenti del servizio. Il “Punto INAS Nuova Zelanda” verrebbe avviato in via sperimentale, per un periodo definito (6 ~ 12 mesi). Lo stesso Dr Fiorini sara` disponibile a fare un po’ di formazione al possibile candidato, e fornire una base informatica per comunicare con l’ufficio di Melbourne (PC, Stampante, internet). Le persone interessate possono rivolgersi direttamente al Dr Fiorini: melbourne@inas.com.au Ph. +61-3 9480 3094 Fax. +61-3 9480 5813 Oppure contattare il Comites: wilma.laryn@comitesnz.com Il 21 Luglio 2016 l'Onorevole Marco Fedi ha presentato una interrogazione parlamentare destinata al Ministero degli Affari Esteri e al Ministero del Lavoro. La finalità dell'interrogazione era di conoscere "quali urgenti iniziative di competenza intendano adottare i Ministri affinché sia ripreso l'iter procedurale e normativo per la ratifica dell'accordo di sicurezza sociale tra Italia e Nuova Zelanda".
L'8 Novembre 2016 l'allora Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni ha risposto all'interrogazione dell'On. Fedi. Nella sua risposta l'ex Ministro ha fornito alcune ragioni per la mancata ratifica dell'accordo e ha assicurato che "la preparazione di un nuovo accordo di sicurezza sociale rispondente al quadro normativo attuale sarà adeguatamente considerata in sede di ridefinizione della lista dei Paesi con i quali avviare i negoziati per la conclusione di nuove intese". Noi del Comites Wellington abbiamo considerato estremamente deludente la risposta fornita dall'ex Ministro Gentiloni. Il 23 Dicembre abbiamo scritto una lettera all'On. Fedi esortandolo a fare pressioni verso il Ministro degli Affari Esteri per impegnarsi a breve termine a favore della Comunità di Italiani in Nuova Zelanda. Qui potete scaricare i documenti: Viviana Zanetti e la squadra di Leaving Italy, Living New Zealand hanno lanciato una petizione online su change.org mirata a sottoporre all'attenzione del Governo e del parlamento italiani le esigenze dei molti italiani residenti in Nuova Zelanda e fare pressione per ratificare un accordo bilaterale in materia di sicurezza sociale e previdenza tra Italia e Nuova Zelanda. Il Comites ha particolarmente a cuore questo tema ed è già attivo nel fare pressione verso le istituzioni italiane. Per raggiungere l'obiettivo pensiamo sia importantissimo dimostrare concretamente l'interesse e il coinvolgimento della Comunità italiana su questo tema. Per questo sosteniamo convintamente questa petizione e invitiamo tutti a firmare. Questo il link della petizione, dove potrete trovare maggiori dettagli: https://www.change.org/p/v-accordo-di-sicurezza-sociale-fra-italia-e-nuova-zelanda Firmate! La questione delle pensioni, ed in particolare la ricongiunzione dei periodi contributivi maturati in Italia e in Nuova Zelanda per l’acquisizione del diritto ad un’unica pensione, è uno dei più sentiti dagli Italiani residenti in Nuova Zelanda.
Clicca su 'Leggi altro' per leggere la lettera inviata oggi all'Ambasciatore Carmelo Barbarello e all'On. Marco Fedi (Eletto nella circoscrizione Asia-Africa-Oceania-Antartide, membro della III Commissione Affari Esteri e Comunitari) a riguardo. |
Fai clic qui per modificare.
Archivi
Giugno 2022
Categorie
Tutto
|