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Covid-19: Proposta di reddito d'emergenza per gli italiani all'estero da parte del CGIE

6/4/2020

 
Il Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE) stima che nei prossimi 3 – 4 mesi ci saranno circa 100.000 rientri in Italia da tutto il mondo, in una composizione per paese analoga a quella rilevabile dai dati Istat di espatri degli ultimi 3 anni. Nella fattispecie la stima fatta dal CGIE è basata sulla possibilità che vi sia una maggiore propensione al rientro da parte dei connazionali di più recente emigrazione trasferitesi negli ultimi 3-5 anni e non ancora definitivamente integrati nel tessuto socioculturale dei paesi di arrivo. ​

Nella proposta di reddito d'emergenza spedita alla Farnesina, Michele Schiavone, presidente del CGIE aggiunge che: 
"un freno di contenimento al rientro forzato di nostri connazionali può essere esercitato con la maggiorazione di fondi utilizzati dal ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, (quest’anno dotato di 6 milioni di euro) per “l’assistenza diretta e indiretta” ai nostri connazionali indigenti e in difficoltà, utilizzato dai consolati italiani per comprovati casi di necessità. Un’attenzione di questa natura costituirebbe un riconoscimento all’impegno che i Comites, le associazioni italiane e il CGIE hanno messo in campo per aiutare l’Italia."

​Potete trovare il documento integrale qui, e la risposta del Ministro Di Maio qui.

Alleghiamo anche una tabella, sempre fornita dal CGIE, con i numeri degli italiani all'estero per età e le ipotesi di perdenti lavoro per l'emergenza Covi-19, rientri in Italia, ed eventuale costo di reddito d'emergenza per questi. 


Per vostra informazione:
​Il 21 marzo è stato proposto alla Camera un fondo di solidarietà che convinca gli italiani all’estero che si trovano in difficoltà economica a tornare a casa. L’ordine del giorno è stato approvato e passato al Governo, che dovrà decidere se e con quali modalità verrà introdotto il fondo per gli indigenti e disoccupati iscritti all’Aire ma interessati a tornare in Italia. Ricordiamo che gli iscritti all'Aire, secondo quanto previsto dal decreto sul Reddito di Cittadinanza, dovrebbero aspettare due anni prima di ricevere il reddito, e che quindi un sussidio supplementare sarebbe necessario durante questo periodo.

Il Decreto Aprile, ora in discussione e atteso entro Pasqua, tratterà anche il sostegno alle famiglie, lavoratori (anche in nero) ed imprese, ma al momento non sembra includere né gli italiani che hanno perso il lavoro all'estero, né coloro in rientro dall'estero. Pubblicheremo il link al decreto approvato non appena questo sarà disponibile.

GIOVANI NEL MONDO: LA CARTA DEL SEMINARIO DI PALERMO

7/5/2019

 
Condividiamo il documento conclusivo di sintesi elaborato dai partecipanti al seminario dei giovani italiani nel mondo organizzato dal CGIE dal 16 al 19 aprile a Palermo.

“Siamo giovani italiani fuori dall’Italia, ciascuno di noi porta con sé associazioni e comunità da cui tornare e a cui raccontare l’esperienza del Seminario di Palermo”. Inizia così la “Carta del Seminario di Palermo” che sintetizza i lavori svolti la scorsa settimana nel capoluogo siciliano, dove 115 giovani italiani nel mondo si sono incontrati su iniziativa del Consiglio generale degli italiani all’estero. Ne riportiamo di seguito la versione integrale. 
“Racconteremo che è proprio vero che gli italiani sono dappertutto, che abbiamo riso e riflettuto insieme di come alcuni tratti siano indissociabili da noi, a qualsiasi latitudine: siamo quello che mangiamo, ci riconoscono per come vestiamo, ma anche per la voglia di darsi da fare, con creatività e olio di gomito. 
Siamo quelli che si chiedono perché il mondo, a partire dalle istituzioni del nostro Paese, non potrebbe funzionare molto meglio, e che non rinunciano a mescolare l’energia con la rabbia per alimentare la speranza di cambiare non qualcosa, ma tutto.
Tanti di noi hanno vissuto in più paesi e città, i nostri genitori e i nostri nonni vengono da regioni diverse dell’Italia e del mondo, anche sforzandoci non riusciamo a vedere questa diversità come un problema, perché per noi, da sempre, è una ricchezza. Forse a volte complicata da gestire, nello sguardo di altri siamo “Altro” anche quando abbiamo la stessa residenza e lo stesso passaporto, ma ora sappiamo che questo spazio “altro” possiamo abitarlo insieme.
Renderlo pieno di progetti.
Per appagare il nostro bisogno di cultura, di lavoro, di vicinanza radicata e ideale con l’Italia. Renderlo aperto ad un nuovo modo di pensare.
Perché la mobilità non sia superficialità e la globalità mancanza di generosità per il luogo in cui si vive, ma perché si creino nuovi modi per noi di agire ed essere cittadini del mondo, ed al tempo stesso riconoscere e valorizzare le tante forze culturali, associative e professionali italiane.
Renderlo pieno di relazioni.
Perché, in questi giorni, la “Rete dei Giovani Italiani nel Mondo” è stata vissuta con passione e bellezza, e ci ha resi diversi da quando siamo arrivati, perché ormai, per sempre, parte della vita gli uni degli altri, noi, e le nostre comunità.
Renderlo concreto e condiviso.
Perché la “Rete dei Giovani Italiani nel mondo”, che raccoglie persone con bagagli carichi di esperienze uniche, può dare un forte contributo non solo nei paesi di provenienza ma anche al sistema Italia.
Vogliamo impegnarci per accorciare le distanze tra gli italiani fuori dall’Italia e le istituzioni, con azioni concrete e con l’obiettivo di rendere protagonisti tutti i giovani”.

Cliccare qui se desiderate leggere anche il resoconto del seminario di Michele Schiavone, Segretario Generale CGIE
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Incontro informale con il Consigliere del CGIE per l'Australia Prof. Francesco Papandrea

20/4/2019

 
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Ad Aprile cinque componenti del ComItEs hanno avuto occasione d'incontrare  il Consigliere del CGIE per l'Australia Prof. Francesco Papandrea (primo a sinistra nella foto) durante una breve visita ad Auckland. 
Al momento il Consiglio si compone di 63 Consiglieri, di cui 43 eletti direttamente all’estero e 20 di nomina governativa. Il CGIE si articola in: Assemblea Plenaria, Comitato di Presidenza (composto dal Segretario Generale, da quattro Vice Segretari Generali e da quattro rappresentanti delle diverse aree), 3 Commissioni Continentali, la Commissione di nomina governativa, 7 Commissioni Tematiche e i Gruppi di Lavoro. Cliccare qui per il sito del CGIE.


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