Comites Nuova Zelanda
  • Home
  • Contatti
    • Contattaci
  • Cosa sono i Comites
    • La legge
  • Documenti
    • Verbali
    • Bilanci e Fondi residui MAECI
    • Miscellanea
  • News
  • Pagine utili
    • Servizi utili
    • Medici in Italiano
    • Società Italiane e italianità in NZ
    • Rete Consolare
  • Radio Ondazzurra
  • Sicurezza Sociale
  • Valorizzazione dell'italianità
  • Working Holiday Visa
  • COVID-19 Nuova Zelanda
  • Home
  • Contatti
    • Contattaci
  • Cosa sono i Comites
    • La legge
  • Documenti
    • Verbali
    • Bilanci e Fondi residui MAECI
    • Miscellanea
  • News
  • Pagine utili
    • Servizi utili
    • Medici in Italiano
    • Società Italiane e italianità in NZ
    • Rete Consolare
  • Radio Ondazzurra
  • Sicurezza Sociale
  • Valorizzazione dell'italianità
  • Working Holiday Visa
  • COVID-19 Nuova Zelanda

Pensioni Italia-Nuova Zelanda

23/8/2015

 
La questione delle pensioni, ed in particolare la ricongiunzione dei periodi contributivi maturati in Italia e in Nuova Zelanda per l’acquisizione del diritto ad un’unica pensione, è uno dei più sentiti dagli Italiani residenti in Nuova Zelanda.
Clicca su 'Leggi altro' per leggere la lettera inviata oggi all'Ambasciatore Carmelo Barbarello e all'On. Marco Fedi (Eletto nella circoscrizione Asia-Africa-Oceania-Antartide, membro della III Commissione Affari Esteri e Comunitari) a riguardo.

Nuova Zelanda, 19 agosto 2015

Caro Ambasciatore, caro On Fedi,

Il Com.It.Es Wellington (Nuova Zelanda) nella riunione del 16 agosto 2015 ha votato di attivarsi - di concerto con l’Ambasciatore italiano in Nuova Zelanda Carmelo Barbarello, e col supporto attivo del Deputato per la circoscrizione Australia, Africa e Oceania On. Marco Fedi – allo scopo di sensibilizzare e sollecitare il Governo e il Parlamento italiani per finalizzare l’accordo di sicurezza sociale con la Nuova Zelanda.

Saremo contenti non solo di ricevere i vostri commenti al riguardo, ma poi di essere tenuti al corrente dei passi che ciascuno di voi prenderà.

Analisi del problema.

Nella conferenza telematica tenuta il 19 giugno, in preparazione della riunione del 16 agosto, il problema delle pensioni e della sicurezza sociale e` sembrato uno dei punti sui quali il nostro Com.It.Es. potesse attivarsi rapidamente. Conseguentemente e` stata avviata un’indagine preliminare. Viene riportato di seguito quanto emerso da un giro di consultazioni e commenti, per i quali si ringraziano SE l’Ambasciatore Carmelo Barbarello, il Deputato per la circoscrizione Australia, Africa e Oceania On. Marco Fedi, e la Dott.ssa Viviana Zanetti, già dottore di ricerca presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara, che abita a Christchurch.

Il tema delle Pensioni e della sicurezza sociale riguarda essenzialmente la possibilità della ricongiunzione dei periodi contributivi maturati in Italia e in Nuova Zelanda per consentire l’acquisizione del diritto ad un’unica pensione di vecchiaia o di anzianità a quei lavoratori che abbiano versato contributi in diverse casse, gestioni, fondi previdenziali o Stati.

Attualmente, non esistendo nessuna convenzione tra Italia e Nuova Zelanda in materia di sicurezza sociale, chi ha lavorato in Italia per meno di 20 anni (che sono gli anni di anzianità contributiva per poter aver diritto alla “pensione di vecchiaia”, molti di più ne servono per la “pensione di anzianità”) concludendo la propria carriera in Nuova Zelanda, di fatto perde gli anni di contributi versati in Italia. La mancanza di una convenzione impedisce infatti il “cumulo” tra il periodo lavorativo italiano e quello neozelandese (la cosiddetta la totalizzazione dei periodi di assicurazione e contribuzione).

Ne consegue, quindi, che il nostro concittadino residente in Nuova Zelanda da un lato - in Italia - non avrà maturato le condizioni necessarie per percepire una qualunque pensione, mentre dall’altro - in Nuova Zelanda - potrà eventualmente avere diritto alla Superannuation. Sempre che, ovviamente, egli sia nel frattempo diventato per la nazione di adozione cittadino o residente e vi abbia trascorso almeno 10 anni della propria vita da quando ne ha compiuti venti, cinque dei quali dopo i cinquanta.

In caso contrario, non potrà beneficiare neppure della Superannuation che comunque, visto l’ammontare, appare una prestazione più simile al nostro “assegno sociale” che ad una vera pensione (forse per questo è stato introdotto nel 2007 il Kiwisaver, una sorta di pensione integrativa volontaria).

Infine, il nostro sventurato concittadino potrebbe non avere neppure diritto all’assegno sociale italiano, strumento di supporto per gli italiani ultrasessantacinquenni in stato di bisogno economico, dal momento che tra i requisiti indispensabili vi è anche l’avere “residenza effettiva, stabile e continuativa per almeno 10 anni nel territorio nazionale”.

Tuttavia, dalla normativa neozelandese sulla Superannuation emerge un punto interessante:
“However, people may qualify for New Zealand Superannuation with less than 10 years residence if they have migrated to New Zealand from countries with which New Zealand has a social security agreement.”

Appare quindi evidente come il tema della sicurezza sociale sia di fondamentale importanza per una effettiva tutela dei concittadini all’estero, e come una convenzione tra Italia e Nuova Zelanda in tema di sicurezza sociale sia quanto mai necessaria.

È interessante notare come un primo accordo era stato firmato tra i due paesi già il 22 giugno 1998, per poi cadere nel dimenticatoio. Nel febbraio 2014, in un comunicato stampa, la Presidenza del Consiglio informava che aveva proceduto ad approvare alcuni disegni di legge da sottoporre al Parlamento: si trattava di disegni di legge relativi alla ratifica di Atti internazionali (accordi di sicurezza sociale con Canada, Israele, Giappone) tra cui si annoverava anche l’Accordo di sicurezza sociale fra l’Italia e la Nuova Zelanda del 1998. Nonostante la comunicazione, ad un anno e mezzo di distanza, inspiegabilmente quello rimane l’unico accordo che ancora non è stato ratificato dal Parlamento italiano.

Da parte sua, la Nuova Zelanda aveva anche provveduto a ratificare l’accordo del 1998, finendo tuttavia per accantonarlo dal momento che, nell’attesa della ratifica italiana, era nel frattempo divenuto obsoleto.

Sembra che attualmente il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano stia lavorando ad una bozza di accordo aggiuntivo che tenga conto di eventuali modifiche intervenute nei sistemi di sicurezza sociale dei due Paesi contraenti.

C’è da tenere presente anche che i due sistemi contributivi presentano diversità sostanziali in quanto i periodi contributivi ai fini del calcolo della pensione assumono rilevanza solo in Italia dato che la Superannuation neozelandese non richiede il propedeutico svolgimento di attività lavorativa. Inoltre, il suo importo si calcola sulla base di criteri diversi dagli anni di contribuzione [whether you are single, married or in a relationship; your living situation if you are single (eg live alone, live with dependent children, share accommodation with others); whether your partner is included in your New Zealand Superannuation payments or not; any overseas benefit or pension you or your partner (if you have one) may get].

Sebbene una Convenzione sulla sicurezza sociale tra Italia e Nuova Zelanda andrebbe a riguardare un numero limitato di persone (gli italiani residenti in Nuova Zelanda sono poco più di 3000 ed è certamente inferiore il numero dei neozelandesi residenti in Italia), tuttavia non per questo si è autorizzati a ignorare o sottovalutare l’importanza di un tale accordo: si tratta pur sempre di tutelare e garantire interessi e diritti legittimi di cittadini italiani emigrati all’estero. Una convenzione sulla sicurezza sociale, poi, andrebbe ad arricchire il quadro normativo in tema di fiscalità e previdenza sociale, inserendosi accanto alla già vigente Convenzione contro le doppie imposizioni fiscali, firmata a Roma il 6 dicembre 1979 (e ratificata solo nel 1982).

Inoltre il raggiungimento e la ratifica di un accordo in tal senso costituirebbe un’opportuna – anche se tardiva – conclusione di un iter iniziato ormai più di 15 anni fa.

Il Com.It.Es Wellington approva con voto unanime di attivarsi - di concerto con l’Ambasciatore italiano in Nuova Zelanda e col supporto attivo dell’On. Fedi – allo scopo di sensibilizzare e sollecitare il Governo e il Parlamento italiani per finalizzare l’accordo di sicurezza sociale con la Nuova Zelanda.

Il presidente
Sandro Aduso

I commenti sono chiusi.
    Fai clic qui per modificare.

    Archivi

    Giugno 2022
    Maggio 2022
    Aprile 2022
    Marzo 2022
    Dicembre 2021
    Luglio 2020
    Giugno 2020
    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020
    Dicembre 2019
    Novembre 2019
    Ottobre 2019
    Settembre 2019
    Agosto 2019
    Luglio 2019
    Giugno 2019
    Maggio 2019
    Aprile 2019
    Marzo 2019
    Febbraio 2019
    Gennaio 2019
    Dicembre 2018
    Novembre 2018
    Ottobre 2018
    Settembre 2018
    Agosto 2018
    Luglio 2018
    Giugno 2018
    Maggio 2018
    Aprile 2018
    Marzo 2018
    Gennaio 2018
    Dicembre 2017
    Novembre 2017
    Agosto 2017
    Luglio 2017
    Maggio 2017
    Dicembre 2016
    Ottobre 2016
    Settembre 2016
    Aprile 2016
    Marzo 2016
    Febbraio 2016
    Gennaio 2016
    Dicembre 2015
    Novembre 2015
    Settembre 2015
    Agosto 2015

    Categorie

    Tutto
    ADDIINZ
    Agenda
    AISE
    Ambasciata D'Italia In NZ
    Archivio Digitale Dell'immigrazione Italiana In Nuova Zelanda
    Assistente Amministrativo
    Assistenza Fiscale
    Auckland
    Auckland University
    Australia
    Bandi E Concorsi
    Biblioteca
    CAF
    CGIE
    Christchurch
    Ciao Italia
    Cinema Italiano
    Concerti
    Consolato
    Console Onorario
    Conti Dormienti
    Coronavirus
    COVID 19
    COVID-19
    Decreto
    DECRETO-LEGGE 19 Maggio 2020
    DI Maio
    Donazioni
    Eleonora Spina
    Elezioni
    ENIT
    Eventi
    Farnesina
    Festa Della Repubblica
    Festival Italiano
    Francesco Giacobbe
    Francesco Papandrea
    Giovani Nel Mondo
    Guida
    Hamilton
    ICCNZ
    ICE
    Immigration (COVID-19 Response) Amendment Bill.
    Immigrazione
    IMU
    INAS
    Intercomites
    Italia
    Italiani In Nuova Zelanda
    Italianità In NZ
    Kerikeri
    Kiwisaver
    Lilia Carpinelli
    LILNZ
    Lingua Italiana
    Luca Ciarla
    Luca Manghi
    Marco Fedi
    Matteo Napoli
    Mercatino Di Natale
    Merlo
    Michele Benignetti
    Ministero Degli Esteri
    Ministero Della Salute
    N. 34
    Nelson
    New Plymouth
    News
    New Zealand Immigration
    Normativa
    NZeTA E IVL
    Ondazzurra
    Onorificenze
    Palmerston North
    Passaporti
    Patronato
    Pensioni
    Prestiti
    Radio
    Referendum
    Salute
    Samoa
    Sanità
    Servizi Utili
    Settimana Della Cucina Italiana Nel Mondo
    Sicurezza Sociale
    Società Dante Alighieri Auckland
    Society`Dante Alighieri Christchurch
    SPID
    Statistiche
    Superannuation
    Sussidi
    TARI
    TASI
    Tasse
    Tonga
    Venezia
    Verbale Breve
    Viaggiare In Nuova Zelanda
    Video
    Visa
    Visti
    Vivere All'italiana
    Votazioni
    Wellington
    Whanganui
    WHV
    Wilma Laryn
    Working Holiday Visa

    Feed RSS

Copyright © 2022