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Sospensione temporanea del rilascio di WHV

23/6/2020

 
L'ambasciata d'Italia a Wellington comunica che il Governo neozelandese ha informato della decisione di sospendere temporaneamente il rilascio di visti nell’ambito dell’Accordo Vacanza-Lavoro (WHV) per eventuali richiedenti residenti in Italia.
La concessione di un visto vacanza-lavoro rimane possibile per eventuali richiedenti italiani che già risiedessero in Nuova Zelanda. 
La decisione è stata motivata con ragioni di salute pubblica e si collega con la generale chiusura della frontiera in entrata. 
Decisioni analoghe sono state comunicate anche alle altre Ambasciate europee in riferimento ai rispettivi Accordi di Vacanza-Lavoro.


Immigration (COVID-19 Response) Amendment Bill

18/5/2020

 
Il 15 maggio è passato l'emendamento Immigration (COVID-19 Response) Amendment Bill. 
Questo disegno di legge mira a garantire che il governo possa rispondere in modo adeguato ed efficiente ai cambiamenti dovuti dall'emergenza COVID-19 fornendo ulteriore flessibilità nel sistema di immigrazione.

L' amendamento prevede che il ministero possa estendere i visti  ad una o più classi di persone titolari di visti di ingresso temporaneo per un periodo massimo di 6 mesi dalla data in cui altrimenti sarebbero scaduti. Purtroppo non specifica se questo valga anche per i WHV.  Inoltre questo potrebbe variare da paese a paese.

Gli interessati possono cliccare qui per leggere l'emendamento, ma consigliamo di contattare direttamente l'ufficio immigrazione per avere informazioni relative alla propria situazione personale. 



Covid-19 Nuova Zelanda: petizione per l'estensione delle scadenze per i WHV

1/5/2020

 
Ricordiamo a tutti coloro che fossero interessati all'estensione delle scadenze per entrare in Nuova Zelanda con il  WHV che la petizione al governo neozelandese a tale proposito chiude domani, 2 maggio. Informazioni qui.

Petizione al Parlamento Neozelandese per estendere le entrate dei WHV.

3/4/2020

 
Segnaliamo questa petizione e raccolta firme con la richiesta che il parlamento neozelandese esorti il ministero dell'emigrazione a prorogare le date di ingresso sui visti per le vacanze di lavoro (WHV) esistenti per le persone che sono attualmente fuori dalla Nuova Zelanda e non sono in grado di entrare nel paese a causa di COVID-19.  La petizione è stata aperta ieri e chiuderà il 2 maggio 2020.

Per più informazioni e per firmare la petizione cliccare qui.

Per unirsi al gruppo FB creato appositamente per coloro che vorrebbero estendere l'entrata del WHV o desiderano notizie a riguardo:
https://www.facebook.com/groups/whvextension/

Riepilogo progetto Working Holiday Visa

6/10/2019

 
Foto
 Il Working Holiday Visa viene concesso a giovani sotto i 30 anni, che possono trascorrere un anno in Nuova Zelanda/Italia, per avere un’esperienza generale del Paese. Oltre a visitare il Paese, i giovani possono studiare (al massimo per sei mesi) e lavorare (al massimo per un anno). La normativa vigente prevede che possano lavorare non più di tre mesi presso lo stesso datore di lavoro.

Il ComItEs ha recepito nel 2015 la richiesta di operatori italiani in Nuova Zelanda, soprattutto nel settore dell’ospitalità e ristorazione, che tale limite venga esteso. In questo modo gli operatori potrebbero impiegare profittevolmente i giovani oltre il periodo di training, e i giovani potrebbero usufruire di un’esperienza lavorativa meno superficiale. Tale estensione metterebbe l’Italia a pari con altri Paesi europei.

In termini numerici, in Italia è ammessa una quota di 1000 unità, mentre la Nuova Zelanda ha unilateralmente eliminato la quota nel 2009, accettando un numero illimitato di presenze, senza richiesta di reciprocità. Attualmente i WHV per la Nuova Zelanda superano i 2000 all’anno, quelli per l’Italia sono una sessantina. 

Il tema è stato inserito fra i progetti ComItEs nel giugno 2015, e nel dicembre 2015 l'allora Ambasciatore Barbarello ci rese note le prime  comunicazioni a riguardo con il MFAT (Ministry of Foreign Affairs and Trade).
Su iniziativa ComItEs, l’Ambasciata chiese al MFAT di riaprire la discussione su possibili emendamenti, concentrandosi sull’estensione per il lavoro presso unico datore. L’Ambasciatore ci ha poi informati che la risposta (novembre 2016) era stata generalmente favorevole, e che era stata chiesta reciprocità.

La questione rimase sospesa per le elezioni in Nuova Zelanda (23 settembre 2017). Nel novembre 2017 il ComItEs ha ripresentato all’Ambasciatore un’ipotesi di modifica degli accordi contenente l’estensione a 12 mesi. L’Ambasciatore ha risposto che, una volta ricevuto l’assenso del MAECI e del Ministero del Lavoro sulle modifiche proposte, avrebbe ricontattato i neozelandesi. Dopo l’intervallo delle elezioni italiane, il ComItEs ha risollevato la questione con l’Ambasciatore, che il 27 agosto 2018 ha informato di avere ripresentato la questione della revisione dell’accordo ai Ministeri degli Affari Esteri e del Lavoro. Il ComItEs ha anche sollecitato i propri rappresentanti governativi per l’Oceania: Senatore Giacobbe e Deputato Carè, e del CGIE: Prof. Papandrea.

In particolare il Sen. Giacobbe, intervenuto alla riunione ComItEs del dicembre 2018, ha informato che l’accordo era in fase negoziale, e sembrava che ci fosse una possibilità d’intesa tra i due paesi. Ha dichiarato che avrebbe seguito con attenzione la trattativa necessaria per finalizzare l’accordo. Se si fosse reso necessario il passaggio parlamentare, si sarebbe spinto per la ratifica.

Nella riunione ComItEs del marzo 2019 il Dr Comi (Ambasciata) ha riferito che c’è interesse da entrambe le parti. In Nuova Zelanda la procedura richiederebbe la ratifica di una semplice variazione dell’accordo internazionale. In Italia serve il parere positivo del Ministero del Lavoro, per formulare il testo dell’accordo da portare in Parlamento per il voto. Il Prof Papandrea (nostro rappresentante al CGIE) ha riferito (luglio 2019) di aver parlato a riguardo con il capo dell’ufficio competente (Cons. Giovanni De Vita) della Direzione generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie (DGIEPM), il quale ha indicato che sarebbe disposto a perseguire la possibilità con il Ministero del Lavoro su richiesta dell’ambasciatore Marcelli che (Papandrea) ha già avvisato a riguardo.

Nell’agosto 2019 l’Ambasciatore ha informato che c’era stata una consultazione preliminare fra MAECI e MinLavoro (Dr Barbarello), ma il concerto formale interministeriale, che include anche gli Interni, deve ancora iniziare. Poi ci sarà lo scambio di note ed infine la ratifica da parte del Parlamento italiano. Nella riunione ComItEs del 7 settembre 2019 il Dr Comi ha informato dei passi avanti negoziali: il 23 agosto l’ufficio negoziatore del Ministero degli Esteri italiano ha inviato all’Ambasciata una prima bozza negoziale, sulla quale essa ha fornito alcuni input. È adesso in attesa che l’Ufficio negoziatore rinvii la bozza definitiva, che una volta ricevuta l’Ambasciata presenterà alle controparti presso il Ministero degli Esteri neozelandese.

​I
l 25/9/2019 Siamo stati informati che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in Italia ha dato il suo assenso all’abolizione dei 3 mesi massimi di lavoro per un singolo datore, ed anche all’abolizione del tetto agli ingressi, quindi il ComItEs è cautamente fiducioso che l’iter della modifica dell’Accordo possa svilupparsi in un tempo non eccessivamente protratto, e rinnova la sua calda richiesta a tutte le parti interessate di lavorare di concerto a questo buon fine. 

Aggiornamento del servizio "Dove siamo nel mondo"

8/4/2016

 
Immagine
"Dove siamo nel mondo" è un servizio del Ministero degli Affari Esteri che consente agli italiani che si recano temporaneamente all'estero di segnalare i propri dati personali al fine di permettere all'Unità di Crisi, nell'eventualità che si verifichino situazioni di grave emergenza, di pianificare con maggiore rapidità e precisione interventi di soccorso.

Questo servizio è spesso poco conosciuto dagli italiani, eppure potrebbe essere di grande utilità, particolarmente in un paese come la Nuova Zelanda dove ci sono molti visitatori italiani, sia turisti che con WHV, e dove sono frequenti i terremoti anche di grande intensità.

E' possibile registrarsi a questo servizio sia su www.dovesiamonelmondo.it che utilizzando la app per smartphone "Unità di Crisi - Farnesina" (recentemente aggiornata, vedi comunicato della Farnesina).

    Fai clic qui per modificare.

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