IMMIGRATION NZ estendera' fino al 25 settembre tutti i visti temporanei (work, student, visitor, limited or interim visa work) con scadenza fra il 2 aprile ed il 9 luglio 2020.
Attenzione: se il vostro visto temporaneo scade prima del 2 aprile dovrete fare domanda di un nuovo visto sul sito di Immigration NZ prima della scadenza (in questo caso vi verra' rilasciato in automatico un interim visa che vi consentirà di rimanere legalmente in NZ). "The New Zealand Government’s epidemic management notice relating to immigration matters comes into effect on Thursday 2 April 2020. Holders of a work, student, or visitor visa with an expiry date of 1 April 2020 or earlier and who are unable to leave New Zealand must apply online for a new visa. An interim visa will be issued. Holders of a work, student, visitor, limited or interim visa with an expiry date of 2 April to 9 July 2020 inclusive who are in New Zealand on 2 April 2020 will have their visas automatically extended to 25 September 2020. Confirmation of extensions will be emailed to all visa holders. You can find your visa expiry date in your eVisa letter." Source: (e per avere più informazioni) cliccare qui Cliccare qui per leggere la Epidemic Management Notice information Per tutte le info utili consultare il sito di New Zealand Immigration, qui potrete trovare le prime direttive (scroll down for Italian).
We are sympathetic to individuals who are currently in New Zealand and are unable to return to their home country due to the COVID-19 outbreak and current travel restrictions. Individuals who are currently in New Zealand are able to apply for a further visa, which will be assessed on a case by case basis against immigration instructions, taking into account the current COVID-19 outbreak and any relevant travel restrictions. Siamo solidali con le persone che si trovano attualmente in Nuova Zelanda e non sono in grado di tornare nel loro paese di origine a causa dell'epidemia di COVID-19 e delle attuali restrizioni di viaggio. Le persone che si trovano attualmente in Nuova Zelanda sono in grado di richiedere un ulteriore visto, che sarà valutato caso per caso in base alle istruzioni sull'immigrazione, tenendo conto dell'attuale epidemia di COVID-19 e di eventuali restrizioni di viaggio. Source, New Zealand Immigration, 19 - 03 -2020 Chi contattare: Puoi chiamare il centro di contatto per l'immigrazione dalle 6:00 di lunedì a mezzanotte di sabato (NZT). Se hai già richiesto un visto, assicurati di avere con te il numero del cliente, il numero della domanda e il numero del passaporto quando chiami. Puoi richiedere assistenza urgente al Centro di contatto per l'immigrazione, comprese le richieste che potrebbero richiedere un appuntamento di persona. Contact Centre (Toll-free da telefoni fissi in NZ): 0508 558 855 Auckland: 09 914 4100 Wellington: 04 910 9915 Rest of the world: +64 9 914 4100 Il Working Holiday Visa viene concesso a giovani sotto i 30 anni, che possono trascorrere un anno in Nuova Zelanda/Italia, per avere un’esperienza generale del Paese. Oltre a visitare il Paese, i giovani possono studiare (al massimo per sei mesi) e lavorare (al massimo per un anno). La normativa vigente prevede che possano lavorare non più di tre mesi presso lo stesso datore di lavoro.
Il ComItEs ha recepito nel 2015 la richiesta di operatori italiani in Nuova Zelanda, soprattutto nel settore dell’ospitalità e ristorazione, che tale limite venga esteso. In questo modo gli operatori potrebbero impiegare profittevolmente i giovani oltre il periodo di training, e i giovani potrebbero usufruire di un’esperienza lavorativa meno superficiale. Tale estensione metterebbe l’Italia a pari con altri Paesi europei. In termini numerici, in Italia è ammessa una quota di 1000 unità, mentre la Nuova Zelanda ha unilateralmente eliminato la quota nel 2009, accettando un numero illimitato di presenze, senza richiesta di reciprocità. Attualmente i WHV per la Nuova Zelanda superano i 2000 all’anno, quelli per l’Italia sono una sessantina. Il tema è stato inserito fra i progetti ComItEs nel giugno 2015, e nel dicembre 2015 l'allora Ambasciatore Barbarello ci rese note le prime comunicazioni a riguardo con il MFAT (Ministry of Foreign Affairs and Trade). Su iniziativa ComItEs, l’Ambasciata chiese al MFAT di riaprire la discussione su possibili emendamenti, concentrandosi sull’estensione per il lavoro presso unico datore. L’Ambasciatore ci ha poi informati che la risposta (novembre 2016) era stata generalmente favorevole, e che era stata chiesta reciprocità. La questione rimase sospesa per le elezioni in Nuova Zelanda (23 settembre 2017). Nel novembre 2017 il ComItEs ha ripresentato all’Ambasciatore un’ipotesi di modifica degli accordi contenente l’estensione a 12 mesi. L’Ambasciatore ha risposto che, una volta ricevuto l’assenso del MAECI e del Ministero del Lavoro sulle modifiche proposte, avrebbe ricontattato i neozelandesi. Dopo l’intervallo delle elezioni italiane, il ComItEs ha risollevato la questione con l’Ambasciatore, che il 27 agosto 2018 ha informato di avere ripresentato la questione della revisione dell’accordo ai Ministeri degli Affari Esteri e del Lavoro. Il ComItEs ha anche sollecitato i propri rappresentanti governativi per l’Oceania: Senatore Giacobbe e Deputato Carè, e del CGIE: Prof. Papandrea. In particolare il Sen. Giacobbe, intervenuto alla riunione ComItEs del dicembre 2018, ha informato che l’accordo era in fase negoziale, e sembrava che ci fosse una possibilità d’intesa tra i due paesi. Ha dichiarato che avrebbe seguito con attenzione la trattativa necessaria per finalizzare l’accordo. Se si fosse reso necessario il passaggio parlamentare, si sarebbe spinto per la ratifica. Nella riunione ComItEs del marzo 2019 il Dr Comi (Ambasciata) ha riferito che c’è interesse da entrambe le parti. In Nuova Zelanda la procedura richiederebbe la ratifica di una semplice variazione dell’accordo internazionale. In Italia serve il parere positivo del Ministero del Lavoro, per formulare il testo dell’accordo da portare in Parlamento per il voto. Il Prof Papandrea (nostro rappresentante al CGIE) ha riferito (luglio 2019) di aver parlato a riguardo con il capo dell’ufficio competente (Cons. Giovanni De Vita) della Direzione generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie (DGIEPM), il quale ha indicato che sarebbe disposto a perseguire la possibilità con il Ministero del Lavoro su richiesta dell’ambasciatore Marcelli che (Papandrea) ha già avvisato a riguardo. Nell’agosto 2019 l’Ambasciatore ha informato che c’era stata una consultazione preliminare fra MAECI e MinLavoro (Dr Barbarello), ma il concerto formale interministeriale, che include anche gli Interni, deve ancora iniziare. Poi ci sarà lo scambio di note ed infine la ratifica da parte del Parlamento italiano. Nella riunione ComItEs del 7 settembre 2019 il Dr Comi ha informato dei passi avanti negoziali: il 23 agosto l’ufficio negoziatore del Ministero degli Esteri italiano ha inviato all’Ambasciata una prima bozza negoziale, sulla quale essa ha fornito alcuni input. È adesso in attesa che l’Ufficio negoziatore rinvii la bozza definitiva, che una volta ricevuta l’Ambasciata presenterà alle controparti presso il Ministero degli Esteri neozelandese. Il 25/9/2019 Siamo stati informati che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in Italia ha dato il suo assenso all’abolizione dei 3 mesi massimi di lavoro per un singolo datore, ed anche all’abolizione del tetto agli ingressi, quindi il ComItEs è cautamente fiducioso che l’iter della modifica dell’Accordo possa svilupparsi in un tempo non eccessivamente protratto, e rinnova la sua calda richiesta a tutte le parti interessate di lavorare di concerto a questo buon fine. |
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Giugno 2022
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